domenica, 24 Novembre, 2024
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Arriva dal tabaccaio il primo paniere alimentare certificato 100% italiano

Sarà la certificazione dell’App Authentico, rilasciata su tutto il “cestino” di cibo e vino del territorio selezionato per l’iniziativa “Tipicità in Tabaccheria”, a garantire il Made in Italy che Agrocepi e Uit porteranno da settembre nelle 57mila tabaccherie d’Italia. Anche un sito dedicato favorirà “l’esportazione” dei prodotti regionali in tutto il Bel Paese.

Dalla partnership Agrocepi-Authentico nasce il primo paniere dei prodotti di filiera italiana certificati in blockchain. Questa novità assoluta sul fronte della certificazione del Made in Italy, in quanto rivolta a tutto un paniere di prodotti e non più al singolo prodotto, riguarderà il “cestino” di cibo e vino del territorio che Agrocepi e Uit, federazioni dell’agroalimentare e dei tabaccai aderenti a Cepi-Confederazione europea piccole imprese, faranno arrivare nelle oltre cinquantamila tabaccherie italiane a partire da settembre. L’iniziativa “Tipicità in Tabaccheria”, che promuove il Made in Italy e lo certifica con l’app di Authentico, è stata presentata in conferenza online, alla presenza di varie personalità del mondo economico e politico e con i saluti di Rolando Marciano, presidente Cepi, che ha rimarcato come “questa iniziativa mostri la costante attenzione di Cepi per le piccole imprese, il loro tessuto sociale e la loro capacità di produrre eccellenza”.

Nel paniere agroalimentare selezionato dalla azienda di commercializzazione alimentare Soleo e distribuito in tabaccheria da Ita-International Tobacco Agency, colosso in Italia nel settore dei prodotti e servizi per le tabaccherie, si potranno trovare tipicità dei territori di tutta Italia, dalla pasta di Gragnano Igp alle mandorle siciliane, passando per il liquori della costa amalfitana e vini e oli toscani e pugliesi. I prodotti si potranno acquistare anche nel sito dedicato “tipicitaintabaccheria.it” con la possibilità di essere ritirati comodamente nella tabaccheria sotto casa. Tutte queste tipicità, raccolte sotto il marchio “La Bella e Buona Italia”, avranno un QR a portata di app del consumatore che potrà sapere ogni dettaglio sul prodotto da acquistare. Nel caso della pasta, per esempio, dal luogo e data di di produzione, al lotto, scadenza, mulino che ha macinato il grano, tipologia e origine del grano, fino al trattamento utilizzato in campo.

“Oggi l’80 per cento circa dei consumatori afferma di sentirsi rassicurato dalla certificazione di origine 100 per cento italiana – afferma il presidente di Agrocepi Corrado Martinangelo – Finora non c’era mai stata una certificazione di tutto un Paniere del made in Italy, si era arrivati al massimo alla certificazione di filiera. Con l’iniziativa avviata con Uit, i consumatori ora sapranno che c’è una organizzazione di filiera con certificato di autenticità 100 per cento Made in Italy”.

“La novità – fa eco Giuseppe Coletti – amministratore della società di certificazione Authentico, è che abbiamo creato una certificazione per paniere che prima non c’era. Per il consumatore che va in tabaccheria e cerca il made in Italy sarà in definitiva più facile scegliere, saprà infatti già in partenza che quel paniere è certificato”.

“L’Italia può contare su una rete di 57mila tabaccherie a cui diamo nuove opportunità di business con questo progetto– osserva Roberto Urbano, direttore Ita – Con “Tipicità in Tabaccheria” andiamo incontro sia al tabaccaio, che oggi deve più che mai diversificare, sia al consumatore, che ai produttori di Agrocepi che possono contare su nuovi sbocchi di mercato”. “Con questo progetto – afferma il presidente di Uit, Pasquale Genovese – pensiamo di dare un servizio utile e di valore, rappresentiamo la territorialità e proponiamo prodotti sostenibili e certificati”. La validità dell’iniziativa come nuovo sbocco di mercato è stata peraltro riconosciuta da Luigi Bianchi, direttore Fiera Cesena Mc Frut che ha invitato una rappresentanza di produttori Agrocepi in Fiera ad illustrare l’iniziativa. “Molte opportunità per aumentare i flussi di vendita sia dei produttori che dei tabaccai”, riscontra anche Oreste Gerini, direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare del Ministero delle politiche agicole. “Questa diversificazione in tabaccheria – oltretutto – aggiunge Gerini – va anche a vantaggio dell’immagine dei tabaccai, altrimenti troppo legati al fumo”.

I relatori dell’ evento

L’azienda campana Soleo, che cura selezione e logistica dei prodotti di paniere, ha annunciato, tramite il suo amministratore Francesco Casillo e il project manager Bartolo Aprea, che saranno aperti altri impianti e magazzini in tutta Italia, “perché non siamo campanilisti e vogliamo che sia rappresentato tutto il Bel Paese”.

Il valore della tipicità è stato sottolineato dal testimonial Roberto Carcangiu, esperto chef a capo dell’Associazione professionale cuochi italiani, intervenuto con la direttrice dell’Associazione, Sonia Re. “Il prodotto tipico ha un valore inestimabile – ha detto Carcangiu -, è esclusivo, ci dà valore, soprattutto importante in un momento in cui si tende a omologare tutto”. L’associazione sarà peraltro coinvolta, come annunciato dal presidente Agrocepi Corrado Martinangelo, in un progetto di collaborazione che porterà il Paniere delle tipicità anche nei ristoranti e nell’horeca.
Ma il presidente Martinangelo ha chiesto anche ai politici intervenuti, il presidente della Commissione agricoltura della Camera Filippo Gallinella, Raffaele Nevi della Commissione agricoltura della Camera e vice capogruppo Forza Italia e Piero De Luca, della Commissione politiche comunitarie della Camera e vice capogruppo Pd, di prevedere riduzioni fiscali e previdenziali per le imprese che si aggregano in rete o filiere agroalimentari ed enogastronomiche, “una sorta di credito di imposta aggregativo per il Made in Italy”, ricevendo l’appoggio dei parlamentari e in particolare dal presidente Gallinella che ha osservato come “Non sia escluso che dal miliardo e duecento milioni dei contratti di filiera si possano inserire alcune innovazioni per premiare una filiera più larga rispetto a chi produce e chi acquista”.

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