CONCLUSA L’ASSEMBLEA NAZIONALE AGROCEPI
“Non solo Pac ma un piano strategico europeo per l’agroalimentare”
A Roma l’iniziativa “L’agroalimentare è cibo, volano di pace. Italia-Europa”. Approvata la relazione conclusiva, confermato il presidente Martinangelo
“Valorizzare l’agroalimentare significa necessariamente avere una visione proiettata a livello europeo e iniziare parlare di Made in Europa. Dobbiamo fare sistema. Questo è un dovere, perché è ormai evidente che parlare di Politica agricola comune non basta più, serve un piano strategico europeo per l’agroalimentare. Dobbiamo costruire un vero e proprio Pnrr agrifood se vogliamo contare su una prospettiva virtuosa per l’Italia e l’intera Unione europea”.
Con queste parole il presidente di Agrocepi Corrado Martinangelo ha voluto chiudere la terza assemblea nazionale programmatica dell’associazione che riunisce centinaia di imprese agricole di tutti i settori dell’agroalimentare.
Al centro del confronto con le altre realtà produttive e associative il tema del diritto al cibo di qualità, che è un requisito per garantire la sostenibilità dei processi. Quindi la proposta di inserire il diritto al cibo di qualità in Costituzione.
Approvata quindi la relazione conclusiva dove si traccia l’attività dei prossimi mesi per Agrocepi che rimarrà in prima fila a rappresentare l’intera filiera agrifood, tenendo un’interlocuzione costante con le istituzioni in chiave locale, nazionale ed europea.
“Dobbiamo mettere al centro della nostra azione il cibo di qualità, accessibile a tutti, perché fonte del nostro benessere, uno strumento vitale della nostra economia. Lo facciamo guardando all’Europa, perché oggi l’Europa è la principale responsabile delle politiche per l’agricoltura, ma anche perché con il Next Generation Eu ha coraggiosamente lanciato una sfida in nome delle future generazioni, che noi intendiamo raccogliere integralmente”, si legge nel documento approvato.
Si parla, quindi, di un “Patto per il cibo di qualità per tutti” proposto da tutti i protagonisti dell’agroalimentare italiano, alle istituzioni, agli enti scientifici e di ricerca ed ai consumatori.
Numerose le presenze istituzionali per l’appuntamento di una realtà più significative del settore. A partire da quella del sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra.
“Assicurare cibo di qualità a tutti non è uno slogan, ma un obiettivo preciso che il governo Meloni, il ministro Lollobrigida ed io ci siamo dati fin dal primo giorno dell’insediamento del nostro esecutivo. Lo abbiamo sostenuto in Europa quando l’agricoltura era considerata un peso per l’economia della UE e torniamo a ribadirlo ora che si sta finalmente delineando un nuovo scenario, con il ruolo degli agricoltori che, grazie anche all’impegno italiano, sta tornando a essere considerato per quello che è, ossia una risorsa insostituibile per il futuro di tutti noi. Grazie alla vicepresidenza della Commissione europea affidata a Raffaele Fitto, un autentico successo del lavoro diplomatico del presidente Giorgia Meloni, eserciteremo su Bruxelles ogni possibile azione volta a garantire la valorizzazione dei prodotti agroalimentari italiani ed europei. Dare vita a un piano agroalimentare europeo è un dovere nei confronti dei nostri agricoltori e di tutti i cittadini”, dichiara il sottosegretario La Pietra.
“La nostra federazione agroalimentare in questi anni ha fatto molti passi avanti e di questo mi congratulo con tutti voi. Noi come confederazione, come casa madre, abbiamo il dovere di occuparci di tutte le imprese e in particolare, questa è la nostra ragione sociale, delle MPM. Si avvicina Natale la fine dell’anno ma anche l’approvazione della finanziaria, chiediamo come Cepi l’abbassamento della pressione fiscale per le piccole e micro imprese che ogni giorno e ogni anno diventa un fardello più insopportabile”, afferma Rolando Marciano, presidente Cepi.
“La grande assente di questa legge di bilancio è purtroppo l’agricoltura, si inverta la rotta. Il nostro agroalimentare è sì eccellente ma ha bisogno di tenere botta rispetto alle crescenti sfide climatiche e geopolitiche. Per questo serve una strategia di lungo periodo europea ed italiana, e politiche di aggregazione in grado di rafforzare il sistema. I progetti di filiera sono un veicolo importante per trainare l’accesso all’innovazione e l’equa remunerazione del settore primario, per questo è essenziale ridurre burocrazia e mettere a terra le risorse pubbliche in tempi rapidi. I ritardi degli ultimi bandi dei contratti di filiera non hanno certo fatto bene, le imprese si aspettano dalla macchina ministeriale la stessa efficienza che viene loro richiesta per competere sul mercato”.
Così Maria Chiara Gadda (Iv), vicepresidente della commissione Agricoltura.
“Bper Banca tramite il servizio specializzato Agri Banking è molto attenta al sostegno delle Filiere agro alimentari, dove l’innovazione e la sostenibilità rappresenteranno sempre più elementi competitivi e di successo. La nuova direttiva Csrd obbligherà il capo filiera a rendicontare la propria catena di fornitura circa elementi Esg, e dunque più in generale di sostenibilità, con necessità quindi da parte di tante pmi di investire in tal senso. Bper Banca offre soluzioni ad hoc, nonché consulenze per le tante opportunità Pnrr che oggi rappresentano un importante sostegno da non farsi sfuggire”,
spiega Marco Lazzari, responsabile Ufficio sales Agri di BPER Banca, intervenuto all’assemblea.
Al termine dell’assemblea sono stati confermati gli organismi direttivi di Agrocepi: il presidente Martinangelo, il vicepresidente vicario Cristian Raoul Vocaturi, il vicepresidente Maurizio Tagliazucchi e il direttore generale Antonio Napoli.