“Per il protocollo sul prezzo del Latte esprimiamo grande rammarico per la non applicazione e non per volontà del Mipaaf, che ha comunque lanciato il cuore oltre l’ostacolo.
“A tal riguardo, in considerazione dello stato attuale del comparto riteniamo opportuno definire un nuovo Protocollo tra le diverse parti in cui si ragioni per due trimestri , Gennaio- Marzo e Aprile- Giugno nello spirito del parere dell’ Autorità per la concorrenza.”
Così il presidente di #Agrocepi in una lettera indirizzata al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli e al capo dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica Francesco Saverio Abate.
“Allo stesso tempo sarebbe necessario assumere altre iniziative più strutturali e per le quali avanziamo qualche idea.
1) Oltre a ragionare sull’Iva e le accise, si dovrebbe intervenire – prosegue nella lettera Martinangelo – per forme aggregative tra le imprese di produzione e trasformazione, incentivando le stesse con la riduzione dei costi previdenziali e fiscali anche attraverso un apposito Credito di imposta; ciò consentirebbe maggiori margini di manovra sul prezzo tra i diversi attori, fino alla Gdo;
2) Si potrebbero prevedere forme di sostegno finanziario, utilizzando lo strumento dei Contratti di Filiera (con un apposito Decreto e dedicando uno specifico tetto finanziario con risorse del Fondo di coesione e sviluppo 2021/ 2027), in cui verrebbero premiati progetti innovativi e anche di riconversione rispetto al latte fresco o alla trasformazione per formaggi;
3) Nell’ immediato invece con il fondo sviluppo delle filiere della legge di stabilità 2022 si potrebbero mettere in campo con una cospicua dotazione, le seguenti azioni:
a) un piano di comunicazione e promozione del latte italiano e dei derivati coinvolgendo la Gdo , che intenderebbe aderire e che fosse disponibile a farsi carico in parte dell’ aumento del prezzo all’ industria;
b) far funzionare meglio il Decreto sulla tracciabilità del latte vaccino al pari di quanto realizzato con la piattaforma per la tracciabilità del latte di bufala;
c) sostenere con aiuti economici, nell’ambito del Quadro Comunitario di sostegno covid in scadenza al 30 Giugno 2022 , le imprese di produzione come una tantum per capi bovini da latte in relazione all’ aumento dei costi delle materie prime e dell’ energia oltre che un contributo per le spese di gestione tese a creare delle Op sul latte vaccino e successivamente delle Oi.”
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