Esportare in Cina: La General Administration of Costums della Repubblica Popolare cinese ha revisionato la normativa applicabile all’importazione dei prodotti alimentari in Cina, promulgando rispettivamente il:
- Regolamento n° 248 – “New version of Registration and Management Rules of Overseas Manufacturers of Imported Food”
- Regolamento n° 249 – “New version of Administrative Rules on Imported Food Safety”.
L’entrata in vigore di entrambe le normative, prevista per il 1° gennaio 2022, comporterà contestualmente l’abolizione della normativa attualmente in vigore su questa tematica. Tra i nuovi requisiti c’è la registrazione obbligatoria delle imprese produttrici presso l’Amministrazione Generale delle Dogane Cinesi (GACC). Di seguito una guida pratica per registrarsi autonomamente. Di seguito una sintesi delle categorie di prodotti ed attività da realizzare.
Il Decreto 248, come si vede nella tabella sopra riportata, impone nuovi requisiti di registrazione a tutte le aziende alimentari straniere per esportare in Cina. I nuovi requisiti di registrazione delle imprese differiscono in base ai tipi specifici di prodotti alimentari fabbricati:
- Gruppo 1: comprende 18 categorie di alimenti soggetti alla registrazione raccomandata dall’autorità competente del paese d’origine, tra cui: carne e prodotti a base di carne, budelli edibili, prodotti dell’acquacoltura, prodotti lattiero-caseari, nidi di rondine e relativi prodotti, miele e prodotti dell’apicoltura, uova e ovoprodotti, grassi e oli commestibili, pasta ripiena, cereali commestibili, prodotti dell’industria molitoria e malto; verdure fresche e disidratate, legumi secchi, condimenti, noci e semi, frutta secca, chicchi di caffè non torrefatti e fave di cacao, e alimenti a fini medici speciali.
- Gruppo 2: gli alimenti non compresi nelle 18 categorie del Gruppo 1.
Per i prodotti da esportare in Cina del Gruppo 1, percepiti dalle autorità cinesi come alimenti che presentano un alto rischio per la sicurezza alimentare e dei consumatori, la registrazione dovrà avvenire mediante “raccomandazione” dell’autorità competente del paese esportatore, mentre per gli alimenti generici che presentano un livello di rischio inferiore, potrà essere richiesta dal produttore stesso o dall’agente incaricato.
A seguito di ripetute richieste da parte dell’ Unione Europe di chiarimenti su diversi punti dei due decreti, l’autorità Cinese ha specificato quanto segue:
Per esportare in Cina continua a essere valida la registrazione degli stabilimenti stranieri registrati per le seguenti 4 quattro categorie : carne e prodotti a base dicarne, prodotti ittici e dell’acquacoltura, prodotti lattiero-caseari e nidi di rondine o prodotti derivati.
Per gli stabilimenti di produzione o lavorazione delle 4 categorie di prodotti sopra menzionate (carne e prodotti a base dicarne, prodotti ittici e dell’acquacoltura, prodotti lattiero-caseari e nidi di rondine o prodotti derivati) che esportano in Cina per la prima volta, l’Amministrazione delle dogane cinese seguirà la procedura di cui agli articoli da 11 a 17 contenuti nel decreto 249 per condurre la valutazione e la revisione del sistema di gestione della sicurezza alimentare e dello status di ciascun paese straniero al fine di determinare i requisiti di ispezione e quarantena.
Dopo che l’amministrazione cinese ha completato tale iter di valutazione e ha determinato i corrispondenti requisiti di ispezione e quarantena, l’autorità competente del paese in cui insiste lo stabilimento esportatore puo‘ raccomandare l‘impresa per la registrazione.
Per le imprese produttrici delle restanti 14 categorie di prodotti (compresi budelli edibili, miele e prodotti dell‘apicoltura, uova e ovoprodotti, grassi e oli commestibili, paste ripiene, cereali commestibili, prodotti dell’industria molitoria e malto, verdure fresche e disidratate, legumi secchi, condimenti, noci e semi, frutta, chicchi di caffè non torrefatti e fave di cacao, alimenti a fini medici specifici), le autorità competenti del paese in cui si trova lo stabilimento di esportazione devono completare un apposito elenco di strutture che hanno esportato in Cina tali categorie di prodotti a partire dal 1° gennaio 2017.
Tale lista deve essere completata entro il 31 ottobre 2021, al fine di fruire di una procedura di registrazione accelerata.
Diversamente la registrazione avverrà secondo le normative e completando la dichiarazione di conformità delle strutture di registrazione raccomandate (formato di riferimento)” ( vedere allegato 3)
I moduli devono essere presentati all’Ufficio per la sicurezza alimentare di importazione ed esportazione del GACC entro il 31 ottobre 2021.
Il GACC accelererà la registrazione delle società nella lista.
Se l’elenco non viene presentato in tempo, a partire dal 1 novembre 2021, gli stabilimenti di produzione di alimenti importati devono richiedere la registrazione secondo quanto la modalità di raccomandazione standard prevista dal decreto.
LA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE PER ESPORTARE IN CINA
Fin da adesso è già possibile accedere al sistema ed inviare la propria richiesta di registrazione.
Sono previste due procedure:
- la prima riguarda la registrazione di aziende produttrici a seguito della segnalazione da parte dell’Autorità competente del Paese esportatore e non comporta molte difficoltà visto che tale procedura viene delegata ad un ente esterno.
- La seconda procedura può risultare più ostica perché riguarda le imprese che devono registrarsi in modo autonomo.
Di seguito, i vari step da seguire per registrarsi sulla piattaforma del GACC per esportare in Cina.
1. Accedere al sito “China International Trade Single Window” (3)e selezionare “Registrarsi” (注册).
2. Scegliere la modalità della registrazione (注册方式选择 letteralmente “selezionare la procedura di registrazione”); le aziende in questione dovranno cliccare su “Registrazione aziende straniere” (境外企业注册) e seguire tutta la parte d’inserimento dati che è di notevole importanza oltre che essere abbastanza articolato.
3. Procedere con l’inserimento dei dati necessari al completamento della registrazione
4. Dopo aver cliccato su “Register Now” (立即注册), effettuare il login e scegliere la categoria alimentare a cui si appartiene.
5. Compilare le informazioni sull’azienda e sulla produzione richieste e caricare la documentazione necessaria.
Rinnovo, validità, eventuali modifiche e annullamento della registrazione per esportare in Cina
Secondo il Decreto 248, se un’azienda di prodotti alimentari necessita di rinnovare la sua registrazione, deve richiedere il rinnovo all’Amministrazione Generale delle Dogane dai 3 ai 6 mesi prima della scadenza, prevista dopo cinque anni.
La richiesta deve essere completata da un’apposita documentazione che comprende, oltre alla domanda per il rinnovo della registrazione, anche una dichiarazione con la promessa di continuare a soddisfare i requisiti necessari all’esportazione dei propri prodotti in Cina. Secondo l’Articolo 19, se le informazioni date al momento della registrazione cambiano, si deve necessariamente presentare una domanda di modifica all’Amministrazione Generale delle Dogane con, in allegato, una tabella di confronto tra le informazioni precedenti e quelle modificate e ulteriori materiali a sostegno dell’avvenuta modifica.
Per quanto riguarda l’annullamento di una registrazione, l’Amministrazione Generale delle Dogane, ha la facoltà di annullare la registrazione di un’impresa di produzione alimentare se:
- manca la richiesta di rinnovo della registrazione;
- l’autorità competente del Paese d’origine dell’impresa produttrice, qualora si tratti di un’impresa che necessita della registrazione da parte di un ente esterno apposito, ne richiede la cancellazione;
- l’azienda non soddisfa più alcuni requisiti esposti nell’art. 5 del Decreto, tra cui l’approvazione dell’autorità competente del Paese d’origine dell’azienda.
Se l’azienda non disponesse di figure con competenze linguistiche mirate al mercato cinese e, dunque, non riuscisse a provvedere alla registrazione autonomamente, l’autorità cinese ha previsto la possibilità di affidarsi a consulenti esterni che abbiano padronanza della lingua cinese e della piattaforma.
Questa soluzione consente, quindi, ad un esperto estero di gestire la registrazione di un’azienda produttrice e dei prodotti esportati, in maniera più agevole e in tempi più contenuti.
ETICHETTATURA ED IMBALLAGGI PER ESPORTARE IN CINA
Inoltre altro fattore cruciale, sempre dal 2022 le aziende straniere che esportano alimenti in Cina dovranno prestare attenzione alle nuove normative relative agli imballaggi per alcuni tipi di prodotti.
Difatti, la gamma di alimenti che richiedono l’etichettatura cinese stampata sulle confezioni di vendita è stata ampliata.
Dal 2022 sarà obbligatoria per l’alimentazione sportiva, gli alimenti integrativi per l’infanzia, per gestanti e madri che allattano, gli alimenti salutari e per scopi dietetici.
Inoltre, prodotti a base di carne fresca o congelata, i prodotti ittici richiedono un imballaggio interno ed esterno in cinese, chiaro e facilmente distinguibile, oltre alle informazioni obbligatorie relative al lotto.
Le istruzioni di utilizzo in cinese dovranno essere poste sia sulla confezione interna che su quella esterna.
I produttori e gli operatori di prodotti alimentari importati sono ritenuti responsabili per le questioni relative ai loro prodotti.
La Cina rappresenta un importante partner commerciale per l’export agroalimentare italiano.
Tra Maggio-Aprile 2021, le importazioni provenienti dall’Italia hanno registrato una forte crescita, registrando un +50,2%. L’import di prodotti freschi aumentano rapidamente grazie alla crescita economica del Paese, che ha portato a un reddito più alto e al consolidamento della classe media cinese.
IBS di S. Intiglietta, supporta le aziende interessate in termini di analisi del contesto aziendale, sviluppo progetti d’internazionalizzazione, sicurezza alimentare/sul Lavoro, certificazioni di Qualità e di prodotto
BIBLIOGRAFIA
(1) http://english.customs.gov.cn