I fondi d’investimento guardano con interesse alle imprese agricole e pensano già al post-coronavirus. In particolare le aziende che stanno performando meglio in questo periodo sono quelle in grado di fornire in modo continuativo la gdo con prodotti di filiera italiana confezionati mentre stanno soffrendo di più quelle che operano con il mondo della ristorazione e horeca che oggi è fermo. Proprio queste ultime nell’immediato futuro dovranno ripensare al loro modello di business. Come ha spiegato Pier Felice Murtas di IDeA Agro il board per ora è fermo ma tra un paio di mesi tornerà a valutare nuove opportunità di investimento – oltre a quelle già in portafoglio che intanto continuano a operare – e anche un ampliamento del capitale. I fondi d’investimento, a conclusione dell’emergenza sanitaria, rappresenteranno per le aziende agricole anche un’alternativa all’indebitamento, come confermato dal sindacato nazionale della filiera agroalimentare Agrocepi. Già prima tra le forme di finanziamento allo studio, oltre al finanziamento pubblico e a quello tramite Cassa depositi e prestiti, si stava vagliando la possibilità di fare partecipare investitori, anche stranieri, alle società delle filiere. In particolare ci sarebbe una holding svizzera interessata ad acquisire partecipazioni e terreni. La trattativa era in fase avanzata, prima del coronavirus e a fine dell’emergenza verrà chiuso l’accordo.
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