“Dopo una serie di incontri avuti negli ultimi mesi con i principali attori istituzionali e politici del mondo agroalimentare abbiamo deciso, anche in vista della nostra Assemblea del 26 marzo a Firenze, di mettere per iscritto le nostre proposte e di condividerle. Per questo abbiamo inviato al Ministro Teresa Bellanova, al Presidente della Commissione agricoltura Filippo Gallinella, al sottosegretario Giuseppe L’Abbate, al Sottosegretario Alessio Mattia Villalorosa ed al Sottosegretario Alessia Morani, tra gli altri, uno schema di proposte per l’aggregazione del Made in Italy. Crediamo questo nostro contributo importante anche alla luce del collegato agricolo e della discussione sulla riforma dell’IRPEF.” Così Corrado Martinangelo, Presidente nazionale Agrocepi, presenta lo schema di proposte frutto di questi mesi di confronto.
Lo schema, elaborato dalle Federazioni di Cepi, Agrocepi e Uit, e con Assinrete, chiede un Credito d’imposta speciale per le aggregazioni e un Contributo a fondo perduto per la filiera agroalimentare di qualità.
– Questo si sostanzierebbe nella concessione di sgravi fiscali nella forma di credito di imposta per le imprese che costituiscono Reti di Imprese o Accordi di Filiera registrati, indirizzate alla realizzazione degli obiettivi fissati nel programma Rete, usufruibile da tutto il sistema imprenditoriale;
– Un contributo a Fondo Perduto per la Filiera Agroalimentare di Qualità, per le imprese che svolgono attività ricettive, quali hotel e strutture extra alberghiere, ristoranti, agriturismi che si costituiscono in Reti di Imprese, per l’acquisto di Prodotti Agroalimentari a marchio Comunitario di qualità ( DOP, IGP e BIO) .
“Questo faciliterebbe enormemente l’aggregazione lungo la filiera e sarebbe un formidabile volano per il Made in Italy tutto, non solo agroalimentare.”