Agrocepi Federazione Nazionale Agroalimentare unitamente a Cepi ( Confederazione Europea per le piccole e medie Imprese), intendono promuovere a Sant’Agata dei Goti (BN) per Venerdì 22 Marzo alle ore 17,30 presso la Sala ex-Cinema Italia, un Convegno utile al confronto con tutti i soggetti istituzionali, per favorire nuovi modelli di sviluppo per l’agroalimentare e per aggregare le produzioni, premessa essenziale per veicolarle nella distribuzione e nella commercializzazione.
Oggi l’export agroalimentare nazionale ha raggiunto quota 40 miliardi, dimostrando la grande forza del made in Italy nel mondo. Il Ministero per le politiche agricole finalmente ha iniziato a finanziare i progetti di filiera che per la prima volta vedono insieme tutti i soggetti della filiera stessa: dal produttore, al trasformatore al confezionatore, all’imbottigliatore alla commercializzazione, con pari dignità e autonomia di ruoli e funzioni.
Agrocepi come Federazione Nazionale Agroalimentare ha presentato sei progetti di filiera per il Centro Sud: Ortofrutta IV e V gamma, Olio Italiano, Latte DOP, Grano e Pasta biologica.
Un passo strategico essenziale per avviare un processo di aggregazione e commercializzazione delle nostre produzioni, come premessa essenziale per garantire un reddito adeguato alle aziende agricole e agroalimentari, indispensabile per favorire il ricambio generazionale nelle aziende.
Il nostro Sindacato Agroalimentare è impegnato a costruire la filiera per unire tutti gli attori del sistema produttivo a prescindere da ogni appartenenza politica o sindacale. Noi siamo il paese delle qualità, ma la qualità è un requisito che da solo non basta. Il grave deficit è rappresentato dalla mancata aggregazione delle aziende e delle produzioni.
Dobbiamo maturare tutti la consapevolezza che per avere sui mercati capacità contrattuale, dobbiamo stare insieme come sistema produttivo, superando gli individualismi. Il Sannio, la Campania e il Sud Italia in generale e le zone interne in particolare hanno bisogno di aiuti e supporti specifici. Dobbiamo favorire la costruzione di un sistema della ruralità dell’agroalimentare. Per questo proporremo i Contratti Territoriali dei sistemi organizzativi, partendo dalle produzioni del territorio per istituire i Distretti del Cibo, realizzando insieme alle istituzioni locali un patto per l’enogastronomia, prevedendo degli aiuti e incentivi specifici.
Partendo dalla promozione di reti e filiere, vogliamo costruire un modello di sviluppo territoriale capace, o di aggregare e sviluppare economie legate alle nostre potenzialità agroalimentari, ambientali, turistiche e culturali.
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